In questo articolo vi spiegheremo come lavorare il legno e quali sono le principali tecniche e macchine utilizzate nel campo della falegnameria e dell’ebanisteria.
La lavorazione del legno è un’arte molto antica, che si tramanda addirittura da secoli. Basti pensare ai numerosi ritrovamenti di utensili e manufatti in legno, risalenti ad epoche lontanissime. Il legno, infatti, è un materiale che si presta molto bene alla creazione di oggetti di vario genere: da quelli di uso comune, quali contenitori, vasi, utensili da cucina, ciotole, etc., ai manufatti decorativi, come le statue , le cornici, etc..
Per lavorare il legno esistono tecniche e macchinari diversi. La scelta del metodo dipende sia dall’essenza, ovvero dal tipo di legno utilizzato, sia dall’oggetto che si vuole realizzare. Inoltre, oggi, alla lavorazione del legno di stampo tradizionale, si affiancano nuove metodologie basate su strumenti di nuova generazione: un esempio è la macchina CNC per il legno, che permette di creare molteplici copie e di ottenere un prodotto estremamente levigato e perfettamente curato sin nei minimi dettagli.
La lavorazione a mano del legno
La lavorazione del legno è rimasta invariata per lungo tempo, fino all’invenzione – nel corso degli ultimi decenni – delle nuove macchine automatizzate e/o computerizzate.
Per secoli, infatti, gli unici utensili per la lavorazione del legno a disposizione degli artigiani sono stati quelli manuali: coltelli e lame di vario tipo per l’intaglio, seghe a telaio e seghetti per il taglio, pialletti a mano, scalpelli per la scultura, etc..
Ancora oggi, queste tecniche di lavorazione del legno vengono utilizzate in ambito artigianale, per la creazione di oggetti fatti a mano, dunque più pregiati ed esclusivi rispetto ai prodotti industriali. Spesso, comunque, i laboratori affiancano, alle antiche metodologie per la lavorazione del legno, anche tecniche più innovative ed attrezzi di nuova generazione, come nel caso del folding o della cosiddetta macchina CNC.
Macchine per lavorazione del legno
L’invenzione di macchinari ed attrezzi per la lavorazione del legno automatizzati ha permesso a falegnami ed artigiani di replicare i propri manufatti e di velocizzare i tempi di produzione. Inoltre, le moderne tecniche di lavorazione del legno consentono di ottenere una precisione impeccabile e, dunque, elevati standard qualitativi.
Ad esempio, la tecnica detta folding consiste nel creare, mediante fresatura, dei tagli a “V” su un pannello di legno e, successivamente, ripiegarlo ed incollarlo lungo gli stessi segni. In questo modo, il risultato finale sarà un mobile o un oggetto privo di giunzioni e/o viti e con una perfetta prosecuzione delle venature del legno.
Altrettanto innovativa è la macchina CNC per la lavorazione del legno. “CNC” sta per “Computer Numerical Control”, ovvero controllo numerico computerizzato. Mediante queste nuove attrezzature, è possibile realizzare anche grandi quantitativi di prodotti, che presenteranno le medesime caratteristiche e dettagli pressoché identici.
L’esperienza dell’artigiano
Quando si parla di lavorazione del legno, non bisogna dimenticare che è proprio la professionalità dell’artigiano, e non soltanto le tecniche o i macchinari, a fare la differenza. Un falegname esperto, infatti, sa sempre come trattare, intagliare, levigare e rifinire il legno e saprà scegliere la metodologia giusta a seconda del risultato che desidera ottenere. Inoltre, al giorno d’oggi, la varietà di materie prime è molto più ampia e ciò lascia maggiore spazio alla creatività dell’artigiano che, in base alle circostanze, potrà utilizzare legno «naturale», oppure pannelli e materiali prefiniti.
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