Impregnanti legno: a cosa servono?
Gli impregnanti legno possono essere un valido aiuto nella cura e nella protezione dagli agenti atmosferici come pioggia, vento e sole, di pergole, finestre, porte e mobili da giardino.
Nello specifico l’impregnante serve a colorare e/o proteggere il legno penetrando nelle sue porosità e lascia traspirare il legno permettendo un corretto scambio igrometrico con l’ambiente. Esistono anche situazioni ambientali in cui il legno è sottoposto maggiore stress e attacco da parte di batteri, funghi o insetti: in questi casi l’impregnante oltre alle normali caratteristiche dovrà avere anche caratteristiche tossiche specifiche.
Esistono anche impregnanti per legno per interni con cui vengono trattate le strutture portanti dell’edificio, come le travi a vista, i pavimenti che non vanno ad alterare la superficie del materiale e sono in grado di far trasparire ed esaltare le venature.
Impregnanti a acqua o impregnanti a solvente: questo e’ il dilemma!
La scelta fra i due tipi di impregnanti va ponderata con attenzione anche perché se il legno viene impregnato a solvente la prima volta, bisognerà continuare ad impregnarlo con questa tipologia di prodotto. Infatti per passare ad un impregnante ad acqua bisognerà precedentemente sverniciare il legno riportandolo al naturale.
Inoltre un altro elemento da tenere in massima considerazione è l’impatto ambientale dei due prodotti: gli impregnanti a solvente hanno una maggiore componente chimica con una elevata emissione in fase di produzione e con problematiche connesse allo smaltimento. Quelli a base acqua invece sono ecocompatibili, meno inquinanti e con basse emissioni.
In questo senso per proteggere l’ambiente la tendenza è di limitare progressivamente l’impiego della base solvente.
In ogni caso gli impregnanti devono riportare obbligatoriamente in etichetta il valore di VOC (Volatile Organic Compounds – Composti Organici Volatili, COV, in italiano). Questo dato è normato dalla direttiva CE 42 del 2004 e dal decreto legislativo n. 161/2006, in cui si indicano i valori limite di emissione di VOC.
Impregnanti legno: caratteristiche e differenze
In termini di resa, siamo di fronte a prodotti per molti aspetti equiparabili, fra i quali non sussiste una differenza marcata.
Gli impregnanti a base acqua sono più difficili da applicare, ma si diffondono meglio sul legno e consentono di ottenere una pennellata più spessa. Inoltre, rispetto a quelli a base solvente permettono il passaggio di una maggiore quantità di umidità e riescono ad adattarsi meglio ai cambiamenti che possono verificarsi nel legno.
Gli impregnanti a base solvente contengono più sostanze chimiche organiche, ma hanno il vantaggio di andare più in profondità nel legno.
Entrambe possono avere diversi tipi di rifinitura: a cera, satinato/opaco, antichizzato o semicoprente.
Come applicare l’impregnante
La prima cosa da fare è quella di pulire la superficie da trattare e rimuovere con la carta abrasiva polvere, cere o eventuali strati di vernice e chiudere con dello stucco legno specifico eventuali fori o crepe in modo tale da avere una superficie liscia ed omogenea.
Poi si inizia ad applicare l’impregnante con un pennello o con particolari tamponi o spugne assecondando le venature del legno. Taluni utilizzano anche lo spruzzo per questa operazione.
Si aspetta che il prodotto asciughi per il tempo necessario indicato sul barattolo e poi si può applicare la seconda mano (più mano di impregnante si danno più il colore del legno si scurisce).
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